La Radiazione Solare
La radiazione solare è l’energia elettromagnetica emessa dai processi di fusione dell’idrogeno (in atomi di elio) contenuto nel sole.
Il valore massimo misurato sulla superficie terrestre è di circa 1000 W/mq, in condizioni ottimali di sole a mezzogiorno (rispetto al piano orizzontale del luogo) e giornata estiva serena.
Tale valore (riferito ad un piano inclinato e orientato) può essere misurato per qualsiasi punto (P) sulla superficie terrestre (le diverse coordinate geografiche e le condizioni ambientali del luogo ne determineranno il risultato).
La posizione ottimale, in pratica, si ha quando la superficie è orientata a sud con angolo di inclinazione pari alla latitudine dei sito: l'orientamento a sud massimizza la radiazione solare captata ricevuta nella giornata e l'inclinazione pari alla latitudine rende minime, durante l'anno, le variazioni di energia solare captate dovute alla oscillazione di ±23.5° della direzione dei raggi solari rispetto alla perpendicolare alla superficie di raccolta.
In ogni caso, per un corretto calcolo bisogna considerare e sommare le diverse variabili (componenti) dell’irraggiamento globale.
La radiazione solare che raggiunge la superficie terrestre, infatti, è composta da irraggiamento diretto (raggi solari diretti, con inclinazione massima di cinque gradi rispetto alla normale del piano ricevente) e irraggiamento diffuso (riflesso dalle componenti atmosferiche).
Quando la radiazione diretta non può colpire una superficie a causa della presenza di un ostacolo, l’area ombreggiata non si trova completamente oscurata grazie al contributo della radiazione diffusa.
Inoltre, una superficie inclinata può ricevere la radiazione riflessa dal terreno o da specchi d’acqua o da altre superfici orizzontali: tale contributo è definito albedo.
L’irraggiamento globale, quindi, di una superficie inclinata rispetto al piano orizzontale in un punto (P) qualsiasi della superficie terrestre dipende dalla somma di tutte le componenti prima descritte.
Più in generale, dipende:
1. dalle condizioni meteorologiche;
2. dall’inclinazione e azimuth della superficie ricevente (rispetto al piano orizzontale e al sud);
3. dalla presenza di superfici riflettenti.
La sfida per noi studiosi del settore dunque consiste nel valutare il contributo di ciascuna componente analizzata sul dato finale.