D.Lgs Marzo 2011
Il decreto legislativo 3 marzo 2011 n.28 di attuazione della direttiva 2009/28 CE ha stabilito che nelle nuove costruzioni una frazione almeno del 50% del fabbisogno di acqua calda sanitaria deve essere prodotta con pannelli solari.
La norma stabilisce inoltre:
- obbligo di protezioni solari esterne per i nuovi palazzi, per ridurre il ricorso a condizionatori;
- obbligo per edifici immessi nel mercato immobiliare di dichiarare il proprio consumo energetico;
- tempi più stretti per adeguare le costruzioni ad efficaci livelli di isolamento termico;
- pianificazione del territorio anche tenendo presente il parametro energetico.
In ottemperanza, le Regioni saranno tenute a promuovere l’uso razionale dell’energia e l’uso di fonti energetiche rinnovabili, con indicazioni anche in ordine all’orientamento e alla conformazione degli edifici da realizzare per massimizzare lo sfruttamento della radiazione solare.
L’introduzione del nuovo livello di isolamento consentirà di ridurre entro tre anni i fabbisogni termici dei nuovi edifici di una percentuale superiore al 40% rispetto ai valori attuali.
Per quanto riguarda gli interventi su edifici esistenti saranno considerati attività ad edilizia libera, realizzabili previa mera comunicazione, anche telematica, dell’inizio dei lavori da parte dell’interessato all’amministrazione comunale, purchè:
- risultino integrati nei tetti di edifici esistenti con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda;
- la superficie dell'impianto non sia superiore a quella del tetto su cui viene realizzato;
- gli interventi non ricadono nel campo di applicazione del codice dei beni culturali e del paesaggio.
Ultimato l'intervento, il progettista o un tecnico abilitato è tenuto a rilasciare un certificato di collaudo finale, che dovrà essere trasmesso al Comune, con il quale si attesti la conformità dell'opera al progetto presentato con la comunicazione, nonché l'avvenuta presentazione della variazione catastale conseguente alle opere realizzate ovvero la dichiarazione che le stesse non abbiano comportato modificazioni del classamento catastale.
ANALISI DEL FABBISOGNO
Un’indicazione sul fabbisogno di acqua calda è data dal numero di persone che abitano l’edificio.
Generalmente, l'energia necessaria per la preparazione di acqua calda nelle abitazioni private è di circa 1000 kWh per persona all’anno.
Solitamente, infatti, il consumo giornaliero pro capite di acqua calda a 45 °C viene stimato intorno ai 50 lt al giorno.
Per raggiungere l’obiettivo, la superficie necessaria del collettore varia tra 0,5 m² a persona per i climi caldi meridionali e 1 m² a persona per l’Italia settentrionale.
Come nel fotovoltaico, anche nel solare termico il rapporto tra l’irraggiamento captato e la produzione di energia termica, varia in funzione della posizione geografica, dell’orientamento della superficie dei collettori e dell’angolo di inclinazione (tilt).
Alle condizioni ottimali (esposizione a sud e inclinazione di circa 30°), un impianto solare termico ben dimensionato consente di ottenere un’autosufficienza fino all’80% dell’energia primaria necessaria alle esigenze di acqua calda sanitaria e di calore per riscaldamento ambienti.
Il solare termico inoltre beneficia anche di particolari forme di agevolazioni fiscali che ne rendono ancora più conveniente l’installazione.
In particolare le agevolazioni previste riguardano:
- la detrazione d’imposta del 55% delle spese sostenute;
- l’aliquota IVA agevolata al 10% relativa all’acquisto e alla realizzazione dell’impianto.