L'Induzione
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Si tratta di lampade a scarica senza elettrodi.
Grazie ad una manutenzione ridotta, praticamente a zero, offrono notevoli risparmi sia diretti, sia indiretti.
Il limite di vita è dato, di fatto, dalla durata del ballast: sono dotate di un indice di resa cromatica elevato, un’accensione istantanea e un basso decadimento del flusso luminoso nel tempo.
Nelle lampade ad induzione la scarica viene generata nel vapore di mercurio senza il ricorso agli elettrodi, grazie ad un circuito di eccitazione che crea un campo magnetico.
L’efficienza della lampada è proporzionale alla frequenza di funzionamento della corrente indotta.
Durante il funzionamento, il gas ionizzato (una miscela di gas nobili) collide con i vapori di mercurio in esso contenuti, portando gli elettroni ad orbite superiori; quando decadono a livelli energetici inferiori, rilasciano dei fotoni nelle lunghezze d’onda dell’ultravioletto.
I raggi UV eccitano le polveri che rivestono l’interno della lampada, emettendo così radiazione visibile.
Vi sono tre tipi di lampade ad induzione:
- a ballast separato;
- con bobine esterne;
- a ballast integrato.
Il primo tipo funziona a frequenze elevate, tipicamente 2,65 MHz, con efficienza di circa 70 lm/W.
Ve ne sono di varie potenze, da 55 ai 165 W
Le lampade a bobina esterna sono costituite da un tubo di 54 mm di diametro, piegato a formare un rettangolo, nei cui lati corti sono posti degli anelli, all’interno dei quali vi sono gli avvolgimenti su nucleo di ferrite.
Le potenze tipiche vanno dai 100 ai 400 W, con efficienza nell’ordine di 80 lm/W.
La frequenza di funzionamento si colloca a 250 kHz e non produce interferenze con le bande radio.
Le lampade a ballast incorporato sono simili alle fluorescenti compatte e possono essere impiegate in sostituzione di lampade ad incandescenza, con tutti i vantaggi che ne conseguono.
Tipicamente, la potenza di questo tipo è ridotta: si va dai 15 ai 35 W.
Tra i vantaggi vanno annoverati:
- una durata di vita notevole (30.000÷100.000 ore);
- resistenza alle vibrazioni;
- efficienza energetica di tutto rispetto (60÷80 lm/W);
- luce bianca in diverse temperature di colore (2.700÷6.500 K);
- indice di resa cromatica molto elevato (80÷92);
- tempi di accensione e riaccensione molto brevi;
- assenza di sfarfallio.