Conto Termico 3.0 - Finanza d'Impresa

Impresa Certificata F-GAS
CAT. I - Reg. UE 2015/2067
FER Elettriche, Termoidraulica
Impresa Abiitata DM 37/08
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Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha avviato dal 13 dicembre 2024 il confronto con le Regioni per l’approvazione definitiva del decreto “Conto Termico 3.0”.

Lo schema di Decreto Ministeriale rende più agevole l’accesso al meccanismo, ampliando la platea dei beneficiari, la tipologia di interventi agevolabili, nonché le spese ammissibili.

Viene poi innalzato inoltre al 100% delle spese ammissibili l’incentivo per gli interventi realizzati su edifici ad uso pubblico di proprietà di piccoli comuni con popolazione fino 15 mila abitanti.

La richiesta di incentivo deve essere presentata entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori a pena della decadenza del diritto).

A partire dal 21 ottobre 2024 è operativo un iter più rapido che facilita le azioni da parte dell’operatore e riduce le tempistiche di attivazione del contratto.

A comunicarlo è lo stesso GSE che, in vista della riforma del Conto Termico, ha avviato nel corso degli ultimi mesi importanti interventi di semplificazione per snellire le procedure di accesso al meccanismo incentivante.

Tra le novità:
-accesso all’incentivo anche per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e le configurazioni di autoconsumo collettivo;
-l’estensione anche agli edifici non residenziali privati degli interventi di efficienza energetica, ad oggi ammessi solo per gli edifici della PA;
-incentivi all’installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e la realizzazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, purché installati congiuntamente alla sostituzione dell’impianto termico con impianto a pompe di calore elettriche (nell’agevolazione rientrano anche i sistemi di accumulo).

Il Conto Termico è una misura alternativa alle detrazioni fiscali, che consente di ottenere il rimborso immediato della spesa sostenuta per gli interventi incentivati, con aliquote differenziate a seconda dell’intervento.

La   versione 3.0 è rivolta ai privati e conferma i contributi per gli interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Per gli interventi di installazione di solare termico, poi, sono aggiornati i coefficienti di valorizzazione dell’energia termica prodotta in modo da calibrare il contributo in funzione della dimensione, con un incentivo maggiore per quelli più potenti.

Nel caso dell’installazione degli scalda acqua a pompa di calore, invece, sono agevolati solo gli apparecchi almeno di Classe A, e l’incentivo è in cifra fissa di 400 euro, per prodotti con capacità inferiore o uguale a 150 litri, e di 700 per quelli con capacità superiore ai 150 litri.

Si sale invece rispettivamente a 500 e 900 euro se l’impianto è di classe superiore alla A.

Per accedere al contributo l’impianto deve essere realizzato in assetto di autoconsumo, vale a dire in regime di cessione parziale e deve avere una potenza di almeno 2 KW e comunque connessa alle dimensioni della pompa di calore.  

I moduli degli impianti fotovoltaici devono garantire un rendimento minimo pari almeno al 90% dopo i primi 10 anni di vita, e gli inverter un rendimento europeo pari ad almeno il 97%. L’incentivo è calcolato nel limite del 30% del costo, entro un tetto massimo di 1.500 €/kW per l’impianto fotovoltaico e 1.000 €/kWh per l’installazione del sistema di accumulo.

Per il varo del decreto non ci sono ancora specifiche indicazioni sui tempi.
È prevedibile però che la misura possa entrare in vigore già da gennaio, dato che dal 2025 i bonus fiscali per gli stessi interventi saranno eliminati o ridotti.

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